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La situazione attuale
Il primo punto importante da rimarcare è che, al momento, l’annuncio di Biden non è una legge o un verdetto. Si tratta semplicemente di un’opinione, di una posizione negoziale durante i colloqui all’OMC (Organizzazione mondiale del Commercio). Dunque, ad oggi, Novavax non ha perso nulla. E gli accordi OMC richiedono il consenso di tutti i 164 paesi membri.
Un grosso ostacolo per l’amministrazione Biden, nel portare avanti una simile posizione, è che aprire la porta alla concorrenza generica non accelererà affatto la distribuzione dei vaccini COVID-19. In effetti, il problema in questo momento è la lentezza dell’approvazione normativa (nel caso di Novavax). Nonché diversi ostacoli legati alla produzione e alla distribuzione.
Focus sulle attività di Novavax
Novavax ha già diversi contratti per la distribuzione di 1,4 miliardi di dosi del suo vaccino. Oltre un miliardo di quelle dosi andranno ai paesi in via di sviluppo ad un prezzo ridotto.
Nell’ultimo anno, l’azienda ha cercato rapidamente di aumentare la capacità produttiva per soddisfare l’ingente domanda.
Inoltre, per produrre il suo adiuvante, Matrix-M, Novavax ha bisogno della saponina, una sostanza chimica che proviene dalla corteccia degli alberi cileni. Ha bisogno di sacche bioreattore per le cellule degli insetti che utilizza per creare i vaccini.
Ironia della sorte, è stato proprio il governo degli Stati Uniti a bloccare l’esportazione di materie prime chiave che ha ostacolato Novavax e la distribuzione di vaccini ai paesi in via di sviluppo. In linea generale, dunque, se l’amministrazione Biden volesse davvero aiutare, dovrebbe rivedere le norme che causano questo tipo di ostacoli.
In Borsa
Nel frattempo, le Azioni Novavax hanno chiuso l’ultima seduta di mercato in rialzo dello 0,45%, a quota 172.52 dollari. Tuttavia, negli scambi fuori orario, il titolo è in calo dello 0,67%, tornando a quota 171.36. Solo dieci giorni fa, la quotazione viaggiava attorno ai 260 dollari. Durante le prime settimane del 2021, il prezzo ha raggiunto il massimo del periodo di 331 dollari.
Su dodici mesi, la risorsa è ancora in rialzo di oltre il 900%. Senz’altro, l’attuale calo rappresenta una buona opportunità di acquisto per tutti coloro che desiderano investire in azioni nell’ambito dei vaccini covid, un treno che ha ancora molta strada da percorrere.
Secondo gli analisti, per come stanno le cose oggi e, soprattutto, per lo scopo finale, l’ipotesi della rinuncia alla proprietà intellettuale non avrebbe senso. Una preoccupazione che, nell’ambito del gioco in Borsa, potrebbe comunque generare altri punti di acquisto per il titolo Novavax, in previsione dell’imminente approvazione della terapia dell’azienda.