La pandemia ha alimentato ancora di più il già crescente interesse verso il trading online. La permanenza obbligata in casa e la crisi nel lavoro hanno portato l’Italia e il resto del mondo a considerare l’opportunità dell’investire in Borsa come valida alternativa per guadagnare da casa. Una tendenza che il covid19 ha solo velocizzato, poiché già prima, il settore, vantava una crescita piuttosto consistente. Le ricerche su come fare trading online impazzano sul web, ma parallelamente crescono anche i pericoli di imbattersi in vere e proprie truffe, legate principalmente alle attività delle piattaforme di trading.

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Trading online e broker: tutti i dati

In Italia, nel 2014, i broker di trading erano solo 128. Oggi, le piattaforme di trading attive a livello nazionale sono circa 250.

Inoltre, recenti ricerche statistiche mostrano che sono ben 2,2 milioni gli italiani che gestiscono un portafoglio online di risorse finanziarie. Tra questi, oltre 215 mila fanno trading assiduamente, quotidianamente.

Da un punto di vista più specifico delle tendenze sul web, nell’ambito del come fare trading online, le ricerche su parole chiave come CFD, Forex, azioni hanno raggiunto un picco di 3,6 milioni al mese, nel periodo del lockdown.

Tutto ciò, ha un doppio significato. Da una parte, la permanenza di un numero sempre maggiore di persone in questo settore indica un’opportunità realistica di guadagnare e lavorare da casa. Al contempo, tuttavia, i numeri in crescita hanno fatto gola a molti potenziali truffatori.

Gli oltre 250 broker attivi in Italia sono da considerarsi autorizzati dagli enti competenti. Bisogna però sottolineare che la CONSOB (Commissione Nazionale per le Società e la Borsa) ne ha bloccati ben 467 da Luglio 2019.

Ciò vuol dire che un neofita può facilmente venire a contatto con le truffe nel trading, bruciando ogni opportunità di guadagno.

La ricerca del broker: cosa sapere prima di iniziare a fare trading

In base a quanto detto, è evidente quanto la scelta della piattaforma di trading sia essenziale per imparare come fare trading online in maniera efficace e senza rischi.

Negli ultimi anni, a livello europeo, le normative che regolano gli investimenti online sono diventate molto più rigide, proprio per contrastare le truffe.

Ogni paese UE ha un proprio ente di vigilanza. Per l’Italia è la sopracitata CONSOB. Tuttavia, per gli accordi europei, qualsiasi broker autorizzato UE può operare all’interno dell’Unione.

Non a caso, sarà piuttosto ricorrente scovare broker che utilizzano una licenza CySEC per operare in Italia e in altri paesi dell’Europa unita. Nel dettaglio, la CySEC è l’organo di vigilanza borsistica di Cipro, territorio in cui hanno sede legale tantissimi broker, per il sistema di tassazione vantaggioso del paese.

Ne deriva che il primo criterio per la scelta di una piattaforma di trading online è, senza alcun dubbio, il possesso di una licenza operativa valida e riscontrabile sui siti degli enti regolatori.

Tra le migliori piattaforme di trading che operano legalmente in Italia e sono registrate presso la Consob, segnaliamo eToro , un nome molto noto nel settore, per l’affidabilità e la fruibilità dei servizi offerti.

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Come fare trading online: è boom di ricerche, ma i rischi aumentano
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Come fare trading online: è boom di ricerche, ma i rischi aumentano
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Sempre più persone desiderano imparare come fare trading online, ma i rischi di truffe aumentano: i dati della crescita del settore.
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