Per capire come funziona il mining criptovalute, potete pensarlo come un gioco di competizione. Nel dettaglio, il minatore compete, con il proprio hardware, contro gli altri minatori sulla rete. L’obiettivo? Estrarre criptovaluta. Un hardware più potente e veloce, naturalmente, è in grado di fare più tentativi. Più in generale, il mining di criptovaluta è un’attività che serve anche a proteggere e a validare le transazioni sulla blockchain.
Molte persone, erroneamente, pensano che il mining sia un modo alternativo per investire in criptovalute, ovvero per guadagnare criptovalute gratis senza fare trading online. In realtà, per accedere al mining è necessario essere in possesso di attrezzature specifiche. E occorre considerare anche la grande quantità di energia elettrica che è necessaria per far funzionare queste attrezzature.
Tutto questo significa che estrarre Bitcoin ha un costo. Certo, tale costo può essere ripagato, ma sapete a quanto equivale, oggi, la difficoltà di estrarre il Bitcoin, per esempio? Oltre 26 trilioni. Ciò significa che, in questo momento, il mining Bitcoin è davvero difficile.
Può essere più vantaggioso e conveniente estrarre criptomonete più recenti e che hanno un valore molto basso. In questi casi, potrebbe bastare anche uno smartphone per fare mining. Tuttavia, non è detto che nel futuro la criptovaluta estratta possa avere la stessa fortuna del BTC.
In sostanza, riteniamo che il trading online sia decisamente più accessibile rispetto al mining, se il vostro obiettivo è quello di guadagnare con le criptovalute. Un’ottima piattaforma di trading crypto è MyTradingPartner, a cui potete registrarvi cliccando qui.
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Mining criptovalute: come funziona
Per capire dettagliatamente come funziona il mining di criptovalute sarebbe necessario avere delle competenze tecniche molto specifiche. Cerchiamo di semplificare per comprenderne almeno i meccanismi di base.
Per estrarre una moneta digitale, un hardware deve poter eseguire dei calcoli molto complessi. Nel corso degli anni, sono stati individuati quattro tipi di hardware in grado di svolgere questi calcoli:
- CPU
- GPU
- FPGA
- ASIC
In questo momento, siamo nell’era ASIC (Application Specific Integrated Circuit), un chip progettato specificatamente per svolgere un compito specifico e solo quello. In particolare, questa tipologia di hardware viene utilizzata per il mining Bitcoin. Il prezzo di un super PC equipaggiato con chip ASIC può variare dai 500 euro per un prodotto usato e poco efficace, a 50mila euro o più. La media è di 2000/3000 euro per un buon prodotto.
Sapete invece quanto costa fare trading online? Il broker MyTradingPartner, ad esempio, richiede un deposito minimo di soli 50 euro. E non si tratta nemmeno di un costo, poiché i fondi depositati saranno comunque destinati agli investimenti del trader. Effettivamente, gli investitori andranno a pagare solo ed esclusivamente una piccola commissione, sotto forma di spread, per ogni ordine immesso sul mercato. Clicca qui per iniziare a fare trading con MyTradingPartner.
Tornando al mining, esistono due modalità per intraprendere questa attività: da soli (o entrando a far parte di un pool di minatori) oppure utilizzando contratti cloud. Senza entrare in dettagli troppo tecnici, la maggior parte dei minatori opera in pool poiché si tratta del metodo più conveniente.
Il mining di criptovaluta conviene?
Attualmente, ogni giorno vengono estratti circa 900 nuovi bitcoin. Di questo passo, alla fine del 2022 potrebbero essere stati estratti oltre 300mila bitcoin. Ogni nuovo blocco viene estratto, all’incirca, ogni 10 minuti. E’ chiaro che maggiore è la potenza dell’hardware utilizzato, più veloce risulterà l’estrazione. Al momento, tuttavia, l’attività di mining ha un grosso limite che è quello dell’altissimo consumo di energia elettrica.
La difficoltà di estrazione di criptovaluta dipende principalmente dalla moneta in questione. Più alto è il suo valore e maggiore è la difficoltà. Questo è un concetto molto semplice per capire che, per guadagnare davvero con le criptovalute, il mining non è l’attività più conveniente. A meno che non disponiate di un super PC e della possibilità di utilizzare energia a basso costo. L’alternativa più accessibile rimane il trading online. Al momento, le migliori piattaforme di trading offrono tutte i CFD su criptovalute. Questi tipi di prodotti finanziari consentono di investire sul prezzo del bene, senza comprarlo.
Come è noto, il mercato crypto è molto volatile e, per questo, viene considerato molto rischioso. Con i contratti per differenza, un trader ha la possibilità di guadagnare con le criptovalute sia se il loro prezzo sale, sia se il loro prezzo scende, semplicemente prevedendo la direzione dell’oscillazione. Per investire in criptovalute con MyTradingPartner, clicca qui.
Conclusioni
Il mining sulle maggiori crypto, attualmente, non è conveniente. Ad esempio, il mining bitcoin ha un rating di difficoltà altissimo che si unisce alla questione del consumo di energia (sia eticamente parlando, sia in termini di spesa). A conti fatti, un minatore di Bitcoin può perdere anche circa 80 euro al mese. E non è detto che rientri delle perdite.
Nonostante il trading crypto venga considerato molto rischioso, se svolto tramite i broker più affidabili può invece risultare potenzialmente molto profittevole. I broker del calibro di MyTradingPartner (www.mytradingpartner.xyz) mettono a disposizione dei propri clienti una serie di strumenti e funzionalità indicati per gestire i rischi nel modo migliore.
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